Nel DSM 5, il DISORDINE DELLO SPETTRO AUTISTICO viene inquadrato all’interno dei Disordini del NEUROSVILUPPO con il CODICE 299.00 (F84.0)

I criteri per la diagnosi sono:

Deficit persistenti nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale in diversi contesti, non dovuti a generali ritardi dello sviluppo, ed evidenti in tutti e tre i seguenti aspetti:

  • Deficit nella reciprocità sociale-emozionale; che vanno da anomalie nell’approccio sociale e difficoltà nell’avere una normale reciprocità nella conversazione, ad una ridotta capacità di condivisione degli interessi, delle emozioni, dell’affetto, fino alla totale assenza di avvio dell’interazione sociale
  • Deficit nei comportamenti comunicativi non verbali utilizzati per l'interazione sociale, che vanno dalla scarsa integrazione tra comunicazione verbale e non verbale, ad anomalie nel contatto visivo e nel linguaggio corporeo, o deficit nella comprensione e nell'uso della comunicazione non verbale, fino alla totale mancanza di espressioni facciali o della gestualità
  • Deficit nello sviluppo e nel mantenimento di relazioni appropriate al livello di sviluppo (oltre a quelle con chi si prende cura della persona); che vanno dalle difficoltà a adattare il comportamento ai differenti contesti sociali, alle difficoltà nella partecipazione al gioco immaginativo e nel fare amicizia, fino ad un apparente disinteresse per le persone.
Modelli di comportamento ristretti e ripetitivi, o attività che si manifestano con almeno due delle seguenti caratteristiche:

  • Linguaggio ripetitivo, movimenti stereotipati, o uso stereotipato o ripetitivo di oggetti (come stereotipie motorie semplici, ecolalia, uso ripetitivo di oggetti, o frasi idiosincratiche).
  • Eccessiva aderenza a routine, modelli ritualizzati di comportamento verbale o non verbale, o eccessiva resistenza al cambiamento (come rituali motori, insistere sullo stesso percorso o sullo stesso cibo, ripetere le stesse domande o manifestare eccessiva preoccupazione per piccoli cambiamenti).
  • Iper o ipo reattività nei confronti di input sensoriali o interesse indifferenza al dolore / calore / freddo, risposta avversa nei confronti di specifici suoni o tessiture, eccessivo odorare e toccare oggetti, essere affascinati da luci o oggetti che ruotano).
I sintomi devono essere presenti nella prima infanzia (ma potrebbero non diventare pienamente manifesti finché le richieste sociali non eccedano i limiti delle capacità)
I sintomi, nel loro insieme, limitano e compromettono il funzionamento quotidiano

EPIDEMIOLOGIA

I soggetti con diagnosi di autismo residenti in Piemonte di età 0-18 anni sono circa 2800, con una prevalenza di 3.8 su 1000.

Se consideriamo però il dato nella fascia in cui è più completo (quella tra i 7 -11 anni) la prevalenza arriva a 5 su 1000, vicina alla media dei dati internazionali (6 su mille) ma ancora lontana dall'1 su 68 dei dati americani. Nel territorio dell’ ASL CN1, i ragazzi con autismo con età 0-18 sono 346 soggetti con una prevalenza di 4.7 su 1000. Dati riferiti alle diagnosi registrate al 31 12 2014.

L’Autismo, non è un disturbo curabile, ma grazie ad interventi precoci e mirati si possono ottenere dei miglioramenti importanti. I trattamenti maggiormente accreditati si basano su interventi di tipo farmacologico ed educativo-comportamentale, in ambiente strutturato, così come specificato nelle Linee Guida emanate dall’Istituto Superiore della Sanità.

Sono autistico, ecco cosa vorrei dirti:

  • Ricordati che sono un ragazzo come tutti gli altri;
  • Abbi pazienza... a volte faccio fatica a relazionarmi con le persone;
  • Se vedi che non capisco cosa mi stai dicendo, fammi vedere una foto
  • A volte posso spaventarmi per i rumori forti o per la confusione;
  • Quando mi arrabbio non parlarmi troppo, faccio fatica a capirti. Piuttosto portami in posto silenzioso;
  • Ad alcuni di noi da fastidio essere toccati... avvicinati con calma;
  • Mi piacciono molto le routines... se cambi programma avvisami per tempo;
  • A volte non capisco gli scherzi... se mi vedi in difficoltà, spiegameli;
  • Non chiedermi troppe cose insieme, ma solo due o tre;
  • Impara a conoscermi... è bello stare insieme!